L’OLTREPO’ MANTOVANO

L’OLTREPO’ MANTOVANO

L’OLTREPO’ MANTOVANO

L’Oltrepò Mantovano, un paesaggio in cui l’operosità dell’uomo si fonde con la tranquillità della natura, dove i suoni della vita produttiva si perdono nei silenzi dell’aperta campagna. Un viaggio nel luogo in cui la cucina è stata definita di prìncipi e di popolo.

1° giorno
Arrivo in agriturismo sito nella zona tra Bagnolo e Suzzara. Cena con i sorprendenti piatti della tradizione mantovana e pernottamento.

2° giorno
Dopo la colazione, ci dirigeremo a San Benedetto Po, dove noleggeremo le bici. Accompagnati da una guida cicloturistica, dedicheremo la mattina alla scoperta del territorio, salendo su argini e arginelli: qui muoversi in bicicletta è un vero piacere. Pranzo in agriturismo. Nel pomeriggio visita di San Benedetto Po, con il magnifico complesso del Polirone, che comprende la maestosa abbazia
e il monastero e che ospita un importante museo della cultura e della civiltà contadina. Rientro in agriturismo. Cena e pernottamento.

3° giorno
Dopo colazione raggiungiamo Mantova. Faremo una visita guidata del centro storico: sono numerosi i palazzi, i musei, le chiese e i luoghi di interesse da visitare in questa piccola, ma piacevolissima città, dichiarata, insieme a Sabbioneta, patrimonio UNESCO. Pranzo libero
La giornata si concluderà con la Dispensa Contadina, dove troveremo in vendita prodotti del territorio, frutto di antichi saperi e di tecniche di produzione consolidate nel tempo, patrimonio collettivo di famiglie agricole e di comunità locali.

Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

Qualora non fossero indicati nell'articolo
i prezzi e le condizioni  condizioni di viaggio
verranno comunicati
in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:

Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
Guida - Pranzo tipico in ristorante - Assicurazioni e copertura e Rct

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    I TORTELLI DI ZUCCA

    I TORTELLI DI ZUCCA

    I TORTELLI DI ZUCCA

    I Gonzaga ne fecero i protagonisti dei loro sontuosi banchetti di corte, perfezionandoli con l’aggiunta di spezie e mostarda.
    Un contrasto di sapori molto in voga nel Rinascimento.
    Impariamo come preparare i Tortelli di zucca un viaggio dentro i segreti della cucina tradizionale.

    1° giorno
    Arrivo in agriturismo sito nella zona tra Porto Mantovano e Bagnolo. Cena con i sorprendenti piatti della tradizione mantovana e pernottamento.

    2° giorno
    Dopo colazione raggiungiamo Mantova. Faremo una visita guidata del centro storico: sono numerosi i palazzi, i musei, le chiese e i luoghi di interesse da visitare in questa piccola, ma piacevolissima città, dichiarata, insieme a Sabbioneta, patrimonio UNESCO. Pranzo libero
    Successivamente visiteremo Palazzo Te, capolavoro di Giulio Romano, dove potremo ammirare le celebri Sale dei Cavalli, di Amore e Psiche e dei Giganti.

    3° giorno
    Dopo colazione raggiungiamo il laboratorio di cucina, dove una “rasdora” (tipica casalinga mantovana) ci insegnerà a preparare i tortelli di zucca, piatto simbolo della tradizione enogastronomica mantovana. Sono un delicato tipo di pasta ripiena di un composto di zucca, amaretti, Grana Padano o Parmigiano Reggiano, noce moscata e mostarda mantovana. Appartengono alla cucina di famiglia, dove i segreti della sfoglia e le giuste dosi del ripieno si tramandano di generazione in generazione. Al termine, pranzo a base di tortelli di zucca.
    Successivamente visiteremo la Dispensa Contadina, dove troveremo in vendita prodotti del territorio, frutto di antichi saperi e di tecniche di produzione consolidate nel tempo, patrimonio collettivo di famiglie agricole e di comunità locali.

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      IN BICI DA MANTOVA A PESCHIERA

      IN BICI DA MANTOVA A PESCHIERA

      IN BICI DA MANTOVA A PESCHIERA

      Le terre mantovane sono terre pianeggianti, perfette per godersi un’escursione in bici immersi nel silenzio di una natura accogliente, punteggiata da meravigliosi borghi medievali. Itinerario in bici da Mantova al Lago di Garda.

      • 1° giorno

      Arrivo in agriturismo sito nella zona tra Mantova e Porto Mantovano. Cena con i sorprendenti piatti della tradizione mantovana e pernottamento.

      • 2° giorno

      Dopo la prima colazione, partiamo con le bici e la guida cicloturistica verso la pista ciclabile che congiunge Mantova a Peschiera. E’ un percorso di circa 43 km, perlopiù pianeggiante e quasi interamente asfaltato, adatto a tutti. Lungo la strada avremo molte occasioni di ammirare punti di interesse naturalistico e storico – architettonico: Bosco Fontana, Borghetto, Castellaro Lagusello sono soltanto alcuni esempi. Pranzo lungo la strada con il “cestino del contadino” fornito dall’agriturismo. Arriveremo a Peschiera, dove avremo del tempo libero per una piacevole passeggiata. In serata rientreremo in agriturismo con minibus 7 posti. Cena e pernottamento.

      • 3° giorno

      Dopo colazione raggiungiamo Mantova. Faremo una visita guidata del centro storico: sono numerosi i palazzi, i musei, le chiese e i luoghi di interesse da visitare in questa piccola, ma piacevolissima città, dichiarata, insieme a Sabbioneta, patrimonio UNESCO. Al termine della visita ci recheremo alla Dispensa Contadina, dove troveremo in vendita prodotti del territorio, frutto di antichi saperi e di tecniche di produzione consolidate nel tempo, patrimonio collettivo di famiglie agricole e di comunità locali. Rientro in agriturismo.

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        I SEGRETI E LE MERAVIGLIE DEL MINCIO

        I SEGRETI E LE MERAVIGLIE DEL MINCIO

        I SEGRETI E LE MERAVIGLIE DEL MINCIO

        Un viaggio nella riserva naturale del fiume Mincio: lo spettacolo senza tempo del fiume e della vita che ruota intorno ad esso. Alla scoperta della Riserva del Mincio e della sua vita presente e passata.

        • 1° giorno

        Arrivo in agriturismo. Cena con i sorprendenti piatti della tradizione mantovana e pernottamento.

        • 2° giorno

        In mattinata ci rechiamo a Rivalta sul Mincio, dove visiteremo il Museo Etnografico delle Valli del Mincio. Questo rappresenta un valido punto di partenza per la visita alla Riserva Naturale in quanto ci offre tutte le informazioni necessarie per comprendere il particolare ecosistema e per ricostruire il rapporto secolare fra la Valle e i suoi abitanti. Al termine della visita pranzo in agriturismo per assaporare i piatti della tradizione gastronomica mantovana. Dopo il pranzo saliremo a bordo di una silenziosa imbarcazione per un incontro più vero e ravvicinato con la natura. Navigando lungo il Mincio arriveremo al Santuario della Beata Vergine delle Grazie, dove ci fermeremo per una visita. Riprenderemo il percorso in barca e, attraverso un intricato disegno di canali, torneremo a Rivalta. Da qui rientreremo in agriturismo. Cena e pernottamento.

        • 3° giorno

        Dopo colazione raggiungiamo Mantova. Faremo una visita guidata del centro storico: sono numerosi i palazzi, i musei, le chiese e i luoghi di interesse da visitare in questa piccola, ma piacevolissima città, dichiarata, insieme a Sabbioneta, patrimonio UNESCO. Al termine della visita ci recheremo alla Dispensa Contadina, dove troveremo in vendita prodotti del territorio, frutto di antichi saperi e di tecniche di produzione consolidate nel tempo, patrimonio collettivo di famiglie agricole e di comunità locali. Rientro in agriturismo.

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          LA CICLOVIA DEL FIUME OGLIO

          LA CICLOVIA DEL FIUME OGLIO

          LA CICLOVIA DEL FIUME OGLIO

          I grandi appassionati di cicloturismo sono sempre alla ricerca di una nuova ciclabile da battere.
          Il fascino della bicicletta è uguale a quello della libertà.
          Si può andare ovunque, percorrendo strade e luoghi altrimenti non visibili, ci si può fermare nel momento stesso in cui lo si decide e si possono godere i profumi e gli odori della natura che ci circonda.

           

          Pacchetti turistici proposti dall’agenzia di viaggi Destinazione Sole

          • Hotel 3 stelle in Franciacorta: € 35 a persona
          • Hotel 4 stelle in Franciacorta: € 40 a persona

          Il pacchetto comprende:

          • 1 pernottamento e prima colazione
          • Box privato per deposito biciclette
          • Assicurazione medica e responsabilità civile

          Possibilita’ di cena tipica in hotel o ristorante convenzionato: € 25

          Guida privata con bike 4 ore per itinerari specifici: € 150 a forfait o € 250 per 8 ore

          Possibilità noleggio biciclette

          • 1 giorno/24 ore: € 20 il giorno successivo: € 13
          • 3 giorni: € 40
          • 5 giorni: € 60
          • 7 giorni: € 80
          • 10 giorni: € 100
          La ciclabile del fiume Oglio, dal Tonale a Mantova

          Vette ricoperte di nuvole nel profondo nord della Lombardia, il fiume Oglio nasce qui, in valle Camonica, nel punto dove si incontrano Narcanello e Frigidolfo, torrenti delle Alpi Orobie. La sua discesa è un continuo divenire lungo 280 chilometri, dall’alta montagna alle colline della Franciacorta. Sulla ciclovia dell’Oglio si scorre pedalando in bicicletta insieme a lui, attraversando castelli, cascine fortificate, borghi agricoli, boschi, fonti e canali, fino alla fertile pianura e al Po.
          Attraversando le province di Brescia, Cremona e Mantova, si incontrano il parco dell’Adamello, il lago d’Iseo, i parchi fluviali dell’Oglio nord e sud, percorrendo tratti di argine, strade agricole e vecchie statali.

          ciclabile-dell-oglio-dal-tonale-a-mantova Dal passo del Tonale a San Matteo delle Chiaviche la natura lombarda assume infinite sfumature. La ciclabile si sviluppa in ben tre parchi regionali: l’Adamello, l’Oglio nord e l’Oglio sud. La prima parte della ciclovia si caratterizza per una poliedrica vegetazione tra le pareti rocciose, che passa dai boschi di conifere a castagneti e frassini. Nei parchi dell’Oglio, sempre lungo il fiume, si raggiungono riserve boschive e zone umide, immergendosi in un’avifauna ricchissima.

          Partendo da nord si imbocca la ciclabile dell’Alta Valle Camonica che collega Ponte di Legno a Vezza d’Oglio. Questo tratto in sede protetta è lungo 12 km ed inizia nei pressi degli impianti di risalita di Ponte di Legno (Val Sozzine). Per coloro che giungono dal Trentino o, al contrario, dalla Valle Camonica, anziché usare il percorso della SS 42, è possibile caricare la bicicletta sulla cabinovia che collega il paese al Passo del Tonale.

          Da Vezza d’Oglio, terminato il primo tratto di pista ciclabile in sede protetta, è possibile proseguire fino a Capo di Ponte lungo le dolci pendenze del tratto recentemente completato. Questo percorso, perlopiù asfaltato, è anch’esso quasi completamente in sede protette è ben segnalato grazie alla specifica cartellonista indicante i due sensi di marcia: “Po” per la direzione sud e “Tonale” per la direzione Nord.

          A Capo di Ponte inizia la “Pista ciclabile camuna” che, alternando paesaggio naturale e urbano, prosegue in sede propria, salvo brevissimi tratti, per oltre 40 chilometri, incontrando i centri di Breno, Darfo Boario Terme, Pisogne, giungendo quindi sulla riva orientale del Lago d’Iseo.

          A Pisogne, la pista attraversa il borgo costeggiando il lago sino a connettersi al panoramicissimo tratto della pista Vello-Toline, percorso di straordinaria bellezza per il paesaggio e i panorami degni delle più belle coste mediterranee, per certi tratti simile ed addirittura più selvaggio della costa amalfitana.

          La ciclovia procede poi lungo la costa orientale del lago attraversando i numerosi e pittoreschi centri lacustri sino ad Iseo e da qui, costeggiando la Riserva Naturale delle Torbiere, giunge a Sarnico dove imbocca la pista ciclabile verso l’Oglio, attraversando i territori della Franciacorta.

          Attraversando i territori dei due Parchi fluviali dell’Oglio nord e dell’Oglio sud, si arriva al Po. Oltre, il ciclista dovrà scegliere se giungere al Mare Adriatico attraverso il Delta del Po e gli omonimi Parchi emiliano – romagnolo e veneto, percorrere a ritroso il Grande Fiume sino a Torino, o avventurarsi lungo le ciclovie appenniniche che passando da Parma portano a Roma ed al sud dell’Italia.

          Tutta la ciclabile della Valle Camonica, eccezion fatta per il tratto a nord di Edolo, è capillarmente servita dalla storica linea ferroviaria di Trenord “Brescia – Iseo – Edolo”. Presso tutte le stazioni ferroviarie teoricamente è consentito caricare la propria bicicletta sui vagoni, concludendo la gita sui pedali in modo completamente ecologico e sostenibile. Fanno eccezione i gruppi numerosi e organizzati che necessitano di prenotazione per poter aggiungere un apposito vagone bikes.

          Inoltre, nell’intersezione di Darfo Boario Terme è possibile avventurarsi verso la Valle di Scalve seguendo la Via Mala e il fiume Dezzo. Un tratto di tale percorso, che investe il Parco delle Orobie bergamasche, è anch’esso attrezzato con pista ciclopedonale protetta. Qui il Dezzo ha scavato nel corso dei secoli una forra spettacolare la cui visione, fatta dalle acque selvagge del fiume e dalle numerose cascate circondate da una flora e fauna straordinarie ed uniche, lascia stupiti ed ammirati.

          Ciclovia del fiume Oglio

          Per i ciclisti e gli amanti della natura la ciclovia del Parco Oglio Nord è sicuramente una delle mete da non perdere: il percorso si snoda da Paratico, dove il fiume esce dal lago d’Iseo a Regona frazione di Seniga, nella Bassa Bresciana, seguendo quasi tutto il corso del fiume, in un ambiente fluviale e di pianura.
          Il paesaggio si modifica durante il percorso, passando dai dolci pendii del primo tratto, alle pianeggianti strade secondarie e di campagna del secondo tratto. Non vi sono molti dislivelli, salvo che nel tratto iniziale, da Paratico a Palazzolo sull’Oglio.

          Partenza: Paratico
          Arrivo: Regona
          Suddivisa in quattro tappe – Totale Km 92,5
          Tipo percorso: asfaltato – sterrato

          Prima tappa

          Il percorso inizia a Paratico, sul ponte che collega Paratico a Sarnico.
          Dopo un discreta salita, svoltiamo a destra sulla strada che fiancheggia la chiesa di S. Maria Assunta e il cimitero, proseguiamo in discesa verso la zona ricca di vigneti, percorrendo per alcuni km una strada collinare.
          Arriviamo in una piccola vallata sino allo stabilimento Niggeler & Kupfer.
          La strada continua con una lunga salita che porta ad attraversare la zona residenziale di Capriolo. Nei pressi della Scuola dell’infanzia Statale di Capriolo giriamo a destra, imbocchiamo una strada che ci porta in aperta campagna, tra campi e cascinali.
          Superiamo il sottopassaggio dell’autostrada e dopo alcuni Km il passaggio a livello, giungendo in breve ad un cementificio dismesso, dal quale inizia la periferia di Palazzolo sull’Oglio.
          Imbocchiamo la discesa di Via Marconi e via Sgrazzutti, al rondo giriamo a sx, percorriamo via XX Settembre e raggiungiamo la piazza principale di Palazzolo, svoltando a destra in Via Santissima Trinità e usciamo dal paese.
          Imbocchiamo la strada di campagna, passiamo sotto la tangenziale e continuiamo su un percorso protetto che costeggia il fiume e alcuni canali di irrigazione. Svoltiamo a destra in Via Pontoglio e raggiungiamo il centro del paese. Nel tratto fra Palazzolo e Pontoglio è possibile fare una sosta sul fiume alla località “Prati Verdi” con bar-ristorante e area attrezzata.

          Partenza: Paratico
          Arrivo: Pontoglio
          Difficoltà: medio facile, percorribile con city bike
          Lunghezza: 18 km
          Tipo terreno: asfaltato

          Seconda tappa

          Usciti dal centro di Pontoglio, percorrendo Via Garibaldi, costeggiamo il fiume Oglio e arriviamo agli impianti sportivi; svoltiamo a destra in Via Maglio e costeggiando un’ampia ansa dell’Oglio, raggiungiamo la centrale elettrica.
          Giriamo a sinistra su un breve raccordo sino al sottopasso della ferrovia e imbocchiamo un lungo rettilineo che ci porta a Urago d’Oglio. Giunti alle prime case del paese svoltiamo a destra, incontriamo il sottopasso, dopo il quale saliamo in Via Umberto I e raggiungiamo la piazza principale, dove possiamo ammirare l’ingresso del Castello Martinengo.
          Usciamo dalla piazza a destra scendendo lungo Via Dosso, in direzione della campagna; il percorso si avvicina per un breve tratto al fiume, prima di distaccarsene, per poi dirigersi verso Rudiano. Entriamo in Rudiano da Via Lavoro ed Industria, al primo incrocio svoltiamo a destra in direzione del fiume, scendendo in Via Europa che continua con Via della Rocca (volendo si può fare una breve pausa lungo il percorso vita sull’argine del fiume, seguendo la Via Fiume Oglio). Superata la breve salita di Via Marconi, torniamo in paese, svoltiamo a destra percorrendo il Vicolo Molino e il Vicolo Chiesa, per poi imboccare in discesa Via Madonna in Pratis; in prossimità del Santuario Madonna in Pratis, rientriamo in paese, salendo per un piccolo sentiero a sinistra in salita, percorriamo Via Campoforte fino al cimitero, dietro al quale, inizia il percorso asfaltato (Via San Martino) che si snoda tra i campi e ci conduce nel territorio del comune di Roccafranca. Raggiunto l’incrocio con Via Gerre, svoltando a destra è possibile raggiungere il centro di Roccafranca, mentre prendendo a sinistra, si prosegue sulla ciclabile. Nei pressi della diga sul fiume Oglio, nel periodo estivo è aperto un punto ristoro. La ciclabile di Via Pallavicina continua in direzione di Orzinuovi, devia a destra in Via Montagnola e termina all’incrocio con Via Vecchia. Da qui, girando a destra si può arrivare sulle sponde del fiume, mentre svoltando a sinistra continuiamo il nostro percorso raggiungendo la zona residenziale di Orzinuovi.

          Partenza: Pontoglio
          Arrivo: Orzinuovi
          Difficoltà: medio facile, percorribile con city bike
          Lunghezza: 24,4 km
          Tipo percorso: asfaltato – sterrato

          Terza tappa

          Percorriamo Via Vecchia in direzione centro paese, prendiamo la prima via che incontriamo sulla sinistra (Via Salvator Allende), proseguiamo per questa strada, voltiamo a destra, imbocchiamo l’ultima via a sinistra (Via Sandro Pertini) per raggiungere Via Internazionale e il rondò che ci immette sulla ciclabile del paese Orzinuovi-Barco (in direzione Soncino).
          Seguire il percorso che si snoda tra campi coltivati, cascine e chiesette fino ad arrivare a Barco, frazione di Orzinuovi, sotto il castello Martinengo. All’incrocio, prendiamo a sinistra su una breve salita che porta in paese e usciamo dalla frazione, girando all’incrocio a destra. La strada asfaltata costeggia la cascina Martinenghe e ci porta a Bompensiero, frazione di Villachiara; oltrepassiamo l’arco e attraversiamo il paese, fino ad arrivare a una discesa, dopo la quale inizia un bellissimo tratto di strada sterrata. La si percorre per circa 5 Km fino ad arrivare ad un incrocio. Girando a sinistra è possibile raggiungere la frazione Villagana di Villachiara, mentre voltando a destra, si continua sulla ciclabile che si fa asfaltata ed arriviamo ad Acqualunga, frazione di Borgo San Giacomo. Arrivati nei pressi del mulino, svoltiamo a destra verso il fiume Oglio, dopo 400 mt giriamo a sinistra, proseguendo per la strada asfaltata che ci porta alla periferia di Quinzano d’Oglio.

          Partenza: Orzinuovi
          Arrivo: Quinzano d’Oglio
          Difficoltà: facile, percorribile con city bike
          Lunghezza: 21,9 km
          Tipo percorso: asfaltato – sterrato

          Quarta tappa

          Attraversiamo Quinzano d’Oglio percorrendo la ciclabile del paese, oltrepassiamo la zona artigianale, seguendo la strada principale per Pontevico, fino ad incontrare una breve discesa che porta su di un viale alberato. Da qui svoltiamo a sinistra su una strada secondaria che, costeggiando campi e cascinali ci porta a Monticelli d’Oglio, frazione di Verolavecchia. Arrivati all’incrocio lungo la strada sotto il castello di Monticelli d’Oglio, prendiamo a destra in salita, sino ad arrivare alla bellissima piazza principale del paese. Usciamo dalla frazione, prendendo a destra la strada in discesa che permette di arrivare sulle rive dell’Oglio, dove un tempo esisteva un traghetto, che consentiva il collegamento con la sponda cremonese. Continuiamo sulla strada principale fino ad incontrare una deviazione a destra, in direzione Pontevico.
          Percorriamo la S.P.64 fino ad arrivare in paese, imbocchiamo Via Marconi sino a Piazza Mazzini, da dove è possibile ammirare il castello di origine medioevale. Proseguiamo in discesa, oltrepassiamo il Museo del Maglio fino ad uscire dal centro storico di Pontevico.

          Superato il cimitero prendiamo la prima strada asfaltata a destra; dopo un tratto abbastanza lungo, la strada diventa sterrata fino all’inizio della frazione Chiesuola di Pontevico.
          Segue una breve salita asfaltata che attraversare il paese per poi superare il sottopasso dell’autostrada Brescia-Cremona. La ciclabile continua su strada asfaltata: in questo tratto basta seguire l’indicazione Ciclabile. Superata la località Dossi e giunti ad un bivio, girare a destra in modo da trovarsi di fronte al Santuario della Madonna del Gavatino, e poi subito a sinistra. Proseguire su strada asfaltata fino ad incontrare un incrocio, voltare a sinistra, fiancheggiando la cascina Fienil Bianco, superata la quale la strada curva ancora a sinistra; proseguire dritto fino ad incontrare la prima strada sulla destra, girare. La ciclovia permette così, dopo un breve tornante sterrato vicino alla Cascina Costa, di arrivare in prossimità di Alfianello, in Via Chiesa. La strada si fa asfaltata, e procede in direzione Seniga. Girare a sinistra in via Feniletto, che in breve tempo porterà nel centro del paese. Seguire le indicazioni per il cimitero: arrivati alla rotonda proseguire dritto (seconda uscita) e voltare alla prima strada a destra (Via Palazzine); il percorso continua seguendo la strada sterrata principale che si snoda in mezzo a campi coltivati e terrazze alluvionali costeggiando il fiume Oglio, fino ad incrociare un’altra strada principale (Via Goraro): voltare a destra, passare la cascina e prendere la prima a sinistra. Questo tratto prevede l’attraversamento di un cascinale: è quindi opportuno prestare attenzione ai mezzi agricoli in transito. Superata la cascina voltare a destra, procedere dritto in Via Canove in Regona in direzione del fiume Mella, in prossimità di un bivio, mantenere la sinistra in modo da raggiungere in breve tempo il ponte ciclopedonale sul Mella, punto di raccordo con Ostiano primo paese della ciclabile del Parco Oglio Sud.

          Partenza: Quinzano d’Oglio
          Arrivo: Regona
          Difficoltà: medio facile, percorribile con city bike
          Lunghezza: 28,2 km
          Tipo percorso: asfaltato – sterrato

          Anello sul fiume Oglio Palazzolo-Orzinuovi

          Partenza dal parcheggio in Via Santissima Trinità a Palazzolo Sull’Oglio, risalita leggera sulla strada fino ad un arco sotto il provinciale dove inizia la ciclabile, si prosegue su strada asfaltata con tratti di sali e scendi con arrivo a Pontoglio, si prosegue attraversando il paese di fianco al fiume Oglio e seguendo i cartelli indicatori tra vari cascinali si raggiunge Urago d’Oglio.

          Da Urago discesa leggera davanti alla chiesa proseguendo sempre su strade asfaltate di traffico limitato si arriva a Rudiano. Nuovamente leggera discesa fino ad arrivare all’argine del fiume Oglio, si prosegue su strada di campagna con un susseguirsi di attraversamenti tra diverse cascine e incroci fino ad arrivare ad Orzinuovi centro.

          Lunghezza percorso: 65 Km andata e ritorno
          Tipo di percorso: asfalto 70% – strade sterrate di campagna 30%
          Bici consigliate: mountain bike – city bike

          Il fiume Oglio tra Paratico e Palazzolo

          Dalla chiesa parrocchiale di Paratico si seguono le indicazioni della pista ciclabile Paratico-Palazzolo: si esce dall’abitato e si giunge alla chiesetta del cimitero. Una stretta strada di campagna che costeggia il cimitero a sinistra ci porta verso Capriolo.

          Sotto di noi scorre il fiume Oglio e la vista spazia sulle colline della Valcalepio in territorio bergamasco. Si giunge in fondo ad una lunga discesa, si attraversano il passaggio a livello e la zona artigianale. Si svolta a sinistra per via A. Niggeler attraversando nuovamente i binari, impegnandosi in una salita a curve per 500 metri che conduce nella zona residenziale di Capriolo. Prestando particolare attenzione alla segnaletica verticale ed orizzontale, per evitare di perdere la direzione, si prosegua per circa un chilometro fino a raggiungere via Urini. Percorsa la stessa, si svolta a sinistra seguendo viale Case e poi via S. Stefano, una tranquilla strada asfaltata dove è difficile incrociare automobili. Un lungo rettilineo conduce al sottopasso autostradale e, proseguendo sulla pista ciclabile, si supera il passaggio a livello della ferrovia Paratico-Palazzolo.

          Una piccola strada che costeggia il fiume ci porta con poche pedalate nel centro della cittadina di Palazzolo dove è posto il punto d’arrivo. Si consiglia una sosta ristoratrice nel vicino parco delle Robinie.

          Difficoltà: Medio Escursionistico
          Tempo: 1,30 h
          Durata: Fino a 2 ore
          Distanza: 20 km
          Tipo di bicicletta: tutte
          Località di partenza: Paratico
          Località di arrivo: Palazzolo

          Sentiero campestre da Soncino di 20 km

          Si parcheggia presso il ristorante Pedrera, che, provenendo dalla vecchia statale Orzinuovi-Soncino si trova poco dopo il ponte sull’Oglio. Dal parcheggio torniamo indietro e dopo qualche decina di metri prendiamo un sentiero a fianco di un piccolo affluente e, costeggiando il fiume verso valle, ci portiamo sotto il ponte della vecchia statale Soncino-Orzinuovi; subito dopo oltrepassiamo una sbarra e aggiriamo la vecchia colonia per poi trovarsi su un comodo sterrato carrozzabile a fianco dell’Oglio.
          Al km 2,3 giriamo a destra per un sentiero che entra in un pioppeto. Il sentiero gira a sinistra e ci riporta lungo la sponda sempre su larga sterrata che al km 5,3 abbandoniamo per girare a destra su un breve sentiero che entra in un bosco di Pioppi e Robinie; di lì a poche decine di metri superiamo un guado salendo poi sulla massicciata.
          Al km 7 il sentiero piega a destra in discesa staccandosi leggermente dal fiume per poi, entro 300 metri, riavvicinarsi alla sponda. Il piccolo sentiero si fa più difficile e si immette nel bosco, ritornando dopo poco vicino all’Oglio. Sempre seguendo la corrente, al km 8,6 superiamo un piccolo guado; al km 9 siamo su comoda sterrata ed arriviamo al canale proveniente da Genivolta.
          Al km 11, superata la piccola centrale idroelettrica, svoltiamo a destra salendo sul ponte del canale per seguire la “ciclabile delle città murate”, che seguiremo in direzione Soncino, lambendo cascine dedite all’allevamento di bovini e suini.
          Al km 15 la strada si fa asfaltata; lambisce un lago artificiale ed in poche curve ci porta sulla sponda del fiume, arrivati al quale ritroveremo il sentiero percorso prima.

          Partenza e arrivo: Soncino (CR)
          Difficoltà: medio-facile, percorribile in mountain bike ed a piedi
          Tipo di terreno: 90% sterrato 10% asfaltato
          Distanza: km 20

          Punti di interesse

          • Rocca Sforzesca del XV secolo, splendido esempio di architettura difensiva, presenta un grande cortile quadrato e un antistante rivellino, quattro sono le torri, di qui una sola quadrata.
          • Museo della Stampa, qui è avvenuta la stampa della prima Bibbia Ebraica completa. Il museo si suddivide in tre sezioni: la prima dedicata alla celebre famiglia degli stampatori, la seconda ad un approfondimento delle tecniche di stampa e di incisione, la terza alle incisioni d’arte.
          • La Soncino Sotterranea con il Baluardo di San Giuseppe, struttura sotterranea militare a difesa della Porta Sud di San Giuseppe, i vani nel piazzale antistante la Rocca, le strutture visitabili nell’ex convento domenicano di San Giacomo e i Dongoni sulle mura nord.
          Sentiero campestre da Soncino di 34 km

          Si parcheggia presso il ristorante Cicero, che, provenendo dalla vecchia statale Orzinuovi-Soncino  si trova dopo il ponte sull’Oglio. Si imbocca la discesa verso l’Oglio, al termine della quale sulla destra si oltrepassa una sbarra giungendo su sterrata; aggiriamo la vecchia colonia e ci si trova su un comodo sterrato carrozzabile a fianco dell’Oglio. Lo seguiremo ora per diversi km fino al bivio per Azzanello.

          Al km 2 giriamo a destra per un sentiero che entra in un pioppeto. Il sentiero gira a sinistra e ci riporta lungo la sponda, su una larga sterrata, che al km 5 abbandoniamo per girare a destra per un breve sentiero che entra in un bosco di Pioppi e Robinie; di lì a poche decine di metri superiamo un guado salendo poi sulla massicciata, girando a sinistra e riportandoci, dopo aver costeggiato una “morta”, al fiume, che continuiamo a mantenere alla ns sinistra.

          Lo seguiremo ora per diversi km fino al bivio per Azzanello. Al km 2 giriamoper un sentiero che entra in un pioppeto. Il sentiero gira a sinistra e ci riporta lungo la sponda, su una larga sterrata, che al km 5 abbandoniamo per girare a destra per un breve sentiero che entra in un bosco di Pioppi e Robinie; di lì a poche decine di metri superiamo un guado salendo poi sulla massicciata, girando a sinistra e  riportandoci, dopo aver costeggiato una “morta”, al fiume, che continuiamo a mantenere alla ns sinistra. Al km 6,5 il sentiero piega a destra in discesa, staccandosi leggermente dal fiume per poi, entro 300 metri, riavvicinarsi alla sponda. Ora il piccolo sentiero si fa più difficile e si immette a destra nel bosco, ritornando dopo poco vicino all’Oglio.

          Sempre seguendo la corrente, al km 8,15 superiamo un piccolo guado, per arrivare al km 9 su comoda sterrata che ci porta al canale proveniente da Genivolta: lo valichiamo tramite ponte, giriamo a sinistra costeggiando l’ultimo tratto del canale fino alla sua immissione nell’Oglio. Al km 10,5 la larga sterrata diventa un sentiero ed al km 11 si varca un piccolo ponte: ora il sentiero è alto sul fiume per divenire poi comoda sterrata.

          Al km 11,76 si abbandona l’Oglio su strada asfaltata che porta ad Azzanello, paesino che attraversiamo in direzione Castelvisconti: prima di raggiungere quest’ultimo ad un incrocio, si gira a sinistra in leggera discesa per Acqualunga, che guadagneremo dopo aver oltrepassato il ponte sul fiume per giungere sulla sponda bresciana dell’Oglio.

          Ad Acqualunga, in prossimità di un vecchio mulino, svoltiamo a sinistra imboccando la ciclabile verso Orzinuovi. Al km 20,64 la strada curva a destra in direzione della vicina Villagana: giriamo a sinistra per una sterrata il cui inizio è “marcato “ da un grande Pioppo. La sterrata in breve diventa un sentiero molto divertente che passa nella riserva naturale dell’”Isola Uccellanda”, uno dei luoghi più suggestivi del Parco.

          Al km 25,9 compare un piccolo stagno, il laghetto dell’”Antes” dove fino a pochi decenni or sono passava il fiume che erose il terreno della cascina omonima. Oggi il laghetto è coperto da nannuferi, ninfee che da maggio a settembre mostrano i loro vistosi fiori gialli. Lo stagno ospita numerose specie di pesci, rane e crostacei.

          Al km 27,19 si passa su un piccolo ponte in legno; al km 29,63 incrociamo una sterrata che a destra ci porta verso il vicino Castelbarco: svoltiamo invece a sinistra per riavvicinarci al fiume.

          Al km 30,08 il sentiero ci viene segnalato da strisce bianche e rosse sulle piante (siamo nel Bosco di Barco) che continuiamo a seguire fino al km 32,61, dove si lascia la sterrata e si svolta a sinistra su ciclabile asfaltata che percorriamo fino ad incontrare, al km 33,35, la vecchia statale Orzinuovi – Soncino: si gira a sinistra ed in breve si ritorna al parcheggio.

          Partenza e arrivo: Soncino (CR)

          Difficoltà: medio-facile, percorribile in mountain bike

          Tipo di terreno: 80% sterrato 20% asfaltato

          Distanza: km 33,87

          Punti di interesse

          • Bosco della Marisca. L’area è costituita da una fascia boscata che si estende lungo la riva destra del fiume Oglio. La parte più pregevole della riserva è costituita da una lunga lanca fluviale.
          • Lanche di Azzanello. Questa zona palustre é concentrata attorno a due rami fluviali abbandonati di notevole estensione, che nel loro complesso coprono una  lunghezza di oltre un chilometro. Le due lanche testimoniano la presenza di un antico alveo attivo del fiume, che ora scorre più a nord, costretto da una lunga massicciata d’argine. La lanca principale è alimentata dalla roggia Tinta, confine naturale meridionale della riserva. L’area è attrezzata con pannelli didattici.
          • Isola Uccellanda. E’ prevalentemente occupata da un bosco misto, soprattutto Farnia e Pioppo nero, alternati a zone dove é forte la presenza di Olmi, Robinie, Pioppi bianchi, Salici bianchi e Ontani neri. Nella riserva sono presenti alcune Ginestre, ormai rarissime nella pianura bresciana. Nel sottobosco si possono trovare diverse specie arbustive, quali Pungitopo, Biancospino, Prugnolo, Longiunello,  sambuco, Nocciolo, Fusaggine, Acero campestre, Pincerlino, Rose selvatiche, Amorfa, Rovi.
          • Bosco di Barco. Un terreno molto sconnesso a causa delle piene del fiume che danno origine alla formazione di diverse lanche stagionali.

          Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

          Qualora non fossero indicati nell'articolo
          i prezzi e le condizioni  condizioni di viaggio
          verranno comunicati
          in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:

          Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
          Guida - Pranzo tipico in ristorante - Assicurazioni e copertura e Rct

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            CICLOPERCORSI IN FRANCIACORTA

            CICLOPERCORSI IN FRANCIACORTA

            CICLOPERCORSI IN FRANCIACORTA

            Scoprire la Franciacorta lentamente, in sella alla tua bicicletta, concedendosi il tempo di fermarsi a visitare un’abbazia, un castello o una cantina.
            Assaporare le atmosfere, gustandone i paesaggi, facendo una sosta in una trattoria per assaggiare i piatti tipici della cucina bresciana.
            Proponiamo itinerari che si snodano in tutta la Franciacorta, dal lago d’Iseo a Brescia.
            Itinerari agro-ciclo-turistici alla portata di tutti, per cicloturisti che vogliono fare in tutta tranquillità una passeggiata sulle due ruote, per le famiglie con bambini, per gli enoturisti desiderosi di conoscere da vicino la Franciacorta, alla scoperta di vigne e campi, piccoli borghi, luoghi di particolare interesse naturalistico, punti panoramici e luoghi d’interesse storico-artistico.

            Pacchetti turistici 

            • Hotel 3 stelle in Franciacorta: € 35 a persona
            • Hotel 4 stelle in Franciacorta: € 40 a persona

            Il pacchetto comprende:

            • 1 pernottamento e prima colazione
            • Box privato per deposito biciclette
            • Assicurazione medica e responsabilità civile

            Possibilita’ di cena tipica in hotel o ristorante convenzionato: € 25

            Guida privata con bike 4 ore per itinerari specifici: € 150 a forfait o € 250 per 8 ore

            Possibilità noleggio biciclette

            • 1 giorno/24 ore: € 20 il giorno successivo: € 13
            • 3 giorni: € 40
            • 5 giorni: € 60
            • 7 giorni: € 80
            • 10 giorni: € 100
            ITINERARIO 1: TOUR AD ANELLO CON PARTENZA DA ISEO

            Il nostro tour inizia ad Iseo, prendiamo a destra per la ciclabile fino a raggiungere via Colombera, ammirando a destra le Lamette e il lago, a sinistra le Torbiere del Sebino. Passeremo da Cremignane e alla fine della leggera salita raggiungiamo Clusane d’Iseo percorrendo la strada ciclabile Brescia-Paratico.
            Ci immettiamo sulla strada provinciale per Sarnico e arriviamo al paese di Colombaro, oltrepassato il quale, affianchiamo sulla sinistra un ampio vigneto.
            Continuiamo su questa strada, in parte alberata, fino ad arrivare a Nigoline, poi incotreremo Adro. Dopo la chiesa parrocchiale, possiamo deviare a destra e imboccare una breve strada acciottolata, che porta verso Palazzo Torri e la chiesa di S. Eufemia. Se invece proseguiamo lungo il nostro percorso, imbocchiamo una strada in mezzo ai vigneti. Dopo poche pedalate troviamo, arriveremo al piazzale del Santuario Madonna della Neve.
            Giunti alla sommità di una dolce collina percorriamo un tratto in discesa, i vigneti che ci circondano ci conducono a una cantina il cui cancello d’ingresso è stato creato dall’artista Arnaldo Pomodoro. Proseguiamo e allo stop ci immettiamo a destra sulla strada provinciale che percorreremo per 200 metri.
            Dopo aver superato alcune attività commerciali sulla sinistra, imbocchiamo la strada per Calino. Proseguendo sempre diritti arriviamo al Monumento dei Caduti e poi giriamo a sinistra seguendo il cartello stradale che indica “Valli” e via Torre. Dopo la discesa e il passaggio a livello, giriamo a sinistra. Dopo una breve salita, raggiungiamo Bettolino di Monterotondo e allo stop giriamo a sinistra seguendo le indicazioni per Provaglio d’Iseo e la strada provinciale 49. Continuiamo diritti per 700 metri per poi deviare a sinistra in via Cimitero. In fondo alla discesa, dopo il passaggio a livello, raggiungiamo Borgonato, sede di due storiche cantine. Proseguiamo, giriamo a destra in via Dosso in discesa, e, alla rotonda, giriamo a sinistra verso Nigoline.
            Passata la zona artigianale, alla rotonda curviamo a destra, costeggiando alla nostra destra il muro di cinta di villa Panciera-Zoppola, per poi imboccare diritti via Grumi. Seguiamo le indicazioni per Timoline-Centro Sportivo. Allo stop svoltiamo a sinistra, proseguiamo in via Dalla Chiesa, passiamo alla nostra destra il parco acquatico Acquasplash e, allo stop successivo, affrontiamo un lungo rettilineo che ci porta verso il centro di Timoline. Raggiunta una grande rotonda, vediamo davanti a noi la Parrocchiale e imbocchiamo la strada per Provaglio d’Iseo, fiancheggiata da vigneti e cantine. Prima del passaggio a livello, giriamo a sinistra, per immetterci nel percorso ciclabile Brescia-Paratico, che costeggia la Riserva Naturale delle Torbiere (2 km di sterrato). Seguiamo la strada tenendo alla nostra sinistra il centro commerciale; arrivati allo stop della provinciale 11, la attraversiamo, e dopo una leggera salita, raggiungiamo Cremignane. Ripercorriamo per pochi chilometri la strada fatta all’inizio (via Colombera) per ritornare al punto di partenza, dopo aver percorso circa 30 km.

            Tempo medio percorrenza: 2 ore e 30 minuti / 2 ore e 40 minuti.
            Difficoltà tecniche: Nessuna.
            Ciclabilità: percorso su strade asfaltate ad eccezione del breve tratto nella Riserva Naturale Torbiere del Sebino, adatto a qualsiasi fascia di età.
            Periodo consigliato:Tutto l’anno.
            Lunghezza:30 km.
            Luogo di Partenza e Arrivo: Iseo

            ITINERARIO 2: TOUR AD ANELLO CON PARTENZA DA SAIANO

            Parcheggiamo l’automobile nel parcheggio davanti all’Abbazia Olivetana di San Nicola a Rodengo Saiano. Dopo una visita all’Abbazia (uno dei più imponenti complessi monastici d’Italia, ricca di tesori d’arte), imbocchiamo con la nostra bicicletta via Brescia e, dopo il sottopasso in discesa, proseguiamo per il centro di Rodengo Saiano fino alla prima rotonda. Davanti a noi troviamo la strada per Monticelli Brusati/Ome. Siamo in via Dionigi e, raggiunto l’edificio di una cantina, giriamo a sinistra in via Cantarane, costeggiando per un lungo tratto l’imponente muro di villa Fenaroli. Quando la strada si ricongiunge con la Provinciale 46, giriamo a sinistra e proseguiamo fino alla rotonda. Giriamo ancora a sinistra per Monticelli Brusati fino a incontrare, sulla sinistra, il Maglio Averoldi. Dopo alcune curve tra i vigneti, imbocchiamo, a destra, la stretta strada per Villa, attraversando l’interessante antico borgo omonimo, sede di una cantina. Allo stop giriamo a destra, seguendo le indicazioni per il centro del paese e raggiungiamo la frazione Torre. Superiamo la rotonda e giriamo a sinistra per Provezze, percorrendo una piacevole strada circondata da vigneti. Fiancheggiamo, sulla sinistra, palazzo Pisa, dov’è possibile fare una deviazione verso l’antica contrada di Persaga.
            Il nostro itinerario principale porta invece alla rotonda di Provezze da cui proseguiamo diritti sulla strada principale. Dopo la prima curva in salita, è possibile fare ancora una deviazione verso l’antica contrada di Sergnana. Proseguendo invece lungo il nostro percorso, imbocchiamo una piacevole discesa e arriviamo fino a Zurane. Superata la frazione, allo stop giriamo a destra in via Matteotti, al termine della quale, sempre a destra, entriamo nel centro di Provaglio d’Iseo. Continuiamo sempre diritti e dopo aver superato alcune rotonde, raggiungiamo il monastero di San Pietro in Lamosa. Dopo la doverosa visita al monastero, proseguiamo verso sud e, alla rotonda della Santella, andiamo diritti, mentre alla successiva giriamo a sinistra. Proseguiamo per 100 metri fino a svoltare a destra lungo la pista ciclabile Brescia-Paratico che, con leggeri saliscendi, si snoda fra le colline e la zona industriale di Provaglio d’Iseo. Allo stop proseguiamo diritti per via Marana e poi per via Franciacorta: qui, una leggera salita di 300 metri, ci consente di raggiungere la strada che porta, ancora in leggera salita, a destra verso Monterotondo in via Mameli.
            Prima di entrare nel piccolo paese giriamo a sinistra in via San Giorgio e, passati sotto ad un arco, scendiamo tenendo la destra. Allo stop svoltiamo a sinistra continuando a seguire i cartelli della pista ciclabile Brescia-Paratico, la cui lunga discesa ci porta alla rotonda di Passirano; giriamo a sinistra seguendo le indicazioni per Camignone e, dopo circa 1 km, raggiungiamo la contrada Barboglio, sede di una cantina. Proseguiamo fino alla rotonda, giriamo a destra per il centro del paese e continuiamo fino al semaforo. Svoltiamo a destra in via Chiesa e poi in via Diaz, nuovamente a destra in via Risorgimento che, dopo una curva, si restringe. Proseguiamo nel borgo e dopo aver superato la maestosa villa Catturich Ducco, all’indicazione della pista ciclabile, svoltiamo a destra seguendo la strada fra i vigneti che si snoda, in leggera salita, fino al termine di via San Martino. Allo stop svoltiamo a sinistra per il centro di Passirano ritornando in via Diaz per poi seguire per via Marconi. All’incrocio giriamo a destra per via Garibaldi, che attraversa il centro, passando davanti al Municipio e alla Chiesa parrocchiale. La successiva via Libertà, in leggera salita, ci porta a sinistra verso via Castello dove, da un viale alberato, si vede il castello di Passirano.
            Dopo averlo oltrepassato, svoltiamo a sinistra per via Parri, stretta e in discesa. Al termine della via svoltiamo a destra per via Roma, pedaliamo in leggera discesa e, superato il passaggio a livello, giriamo a sinistra in direzione Paderno Franciacorta. Ci addentriamo in via Cavour tra campi coltivati, notando sullo sfondo, a sinistra, le prime propaggini delle Prealpi bresciane, fino ad arrivare alla prima rotonda del paese dove vediamo, sulla sinistra, la Parrocchiale. Proseguiamo diritti per il centro seguendo i cartelli in direzione Castegnato.
            Per alcuni chilometri pedaliamo fra zone residenziali e campagna. Alla rotonda tra via del Pavione e via Cascina Croce, imbocchiamo via Trento. Superata la zona artigianale, poco prima del cartello che indica la fine di Paderno Franciacorta, giriamo a sinistra in via Tre Cortili. Attraversando uno sterrato, ci portiamo verso un gruppo di cascinali fino ad incrociare, allo stop, via Giardini. Teniamo la destra, ritorniamo sulla strada asfaltata e attraversiamo il passaggio a livello. Proseguendo su una via alberata, in mezzo ai campi coltivati, arriviamo a un incrocio, dove teniamo ancora la destra fino a raggiungere il cartello di Rodengo Saiano. Prendiamo in salita la rotonda e a sinistra, superato il cavalcavia, ci portiamo verso il centro del paese e all’Abbazia, dove si conclude questo piacevole tour.

            Tempo medio percorrenza: 2 ore e 30 minuti.
            Difficoltà tecniche: Nessuna.
            Ciclabilità: Percorso che si svolge integralmente su strade lontano dal traffico, adatto a qualsiasi fascia d’età.
            Lunghezza: 30 km.
            Luogo di Partenza e Arrivo: Saiano.

            ITINERARIO 3: TOUR AD ANELLO CON PARTENZA DA CLUSANE D’ISEO

            Dal parcheggio posto lungo la Statale Iseo-Paratico, dopo il secondo semaforo di Clusane d’Iseo, prendiamo a sinistra la ciclabile Brescia-Paratico, fino a raggiungere il semaforo pedonale all’inizio di Paratico. All’altezza di via Tengattini prendiamo a sinistra e, lungo una strada in leggera salita, ci inoltriamo nella frazione. Al semaforo proseguiamo diritti in via Martiri della Libertà. Alla nostra sinistra possiamo ammirare, su una collinetta coperta da fitta vegetazione e vigneti, i ruderi del castello Lantieri. Una salita impegnativa di 500 metri ci porta nel centro del paese, seguiamo a destra via Gorizia e, in discesa, arriviamo a una rotonda. Da qui, svoltando a sinistra, seguiamo le indicazioni della pista ciclabile Paratico-Palazzolo in via Don Gino Moioli. Dopo aver oltrepassato a destra la Parrocchiale, è doverosa una breve sosta per ammirare la sponda meridionale del lago d’Iseo tra Sarnico e Paratico. Alla rotonda, a sinistra, seguiamo ancora i cartelli della ciclabile, uscendo dall’abitato e raggiungendo la chiesa di S.Pietro, dove una stretta strada di campagna, che passa accanto al cimitero, ci porta verso Capriolo. Sotto di noi scorre il fiume Oglio e la vista spazia sulle colline della Valcalepio in territorio bergamasco.
            Giunti in fondo a una lunga discesa, attraversiamo il passaggio a livello e la zona artigianale. Giriamo a sinistra per via Niggeler, attraversando nuovamente i binari e impegnandoci in una nuova salita a curve per 500 metri. Alla rotonda svoltiamo a sinistra in via Roma e, giunti alla Santella di S. Carlo, giriamo a destra in via Vittorio Emanuele, una lunga strada del centro storico fiancheggiata, a sinistra, dalla Parrocchiale e dalla torre campanaria e, a destra, dal Municipio. Imbocchiamo a sinistra via Balladore in salita e poi via Paratico, caratterizzata da portici, cortili, case in pietra e finestre di ferro battuto. Giunti all’altezza di via Colzano, i più ardimentosi possono arrivare fino al Castello, proseguendo in salita per 600 metri: dall’alto la vista spazia sulla Franciacorta e la bergamasca. Tornati in via Colzano, passiamo sotto una volta e andiamo in discesa verso la conca.
            Al ponticello su un canale giriamo a sinistra per campi coltivati e vigneti. Facciamo particolare attenzione alla prima deviazione (non ci sono cartelli indicatori) e giriamo a destra, in leggera salita tra filari di vite. Raggiunta un’abitazione in pietra proseguiamo a destra. La stradina scende, fresca e ombrosa, in un boschetto di robinie e castagni fino a giungere davanti a una vecchia fornace ora trasformata in cantina.
            La strada si allarga e raggiungiamo l’abitato di Adro, dove termina la lunga via Colzano e, alla Santella, giriamo a sinistra in via Dandolo. Giunti all’altezza del Municipio, antica residenza della famiglia Dandolo, svoltiamo a destra sulla provinciale, seguiamo le indicazioni per il centro del paese, dove alla prima rotonda svoltiamo a sinistra in via Verdi. Allo stop giriamo a sinistra in via Roma. Al termine della via, svoltiamo a destra in via Umberto I e poi in via Simoni che percorriamo fino in via Lazzareto. Andiamo a sinistra in via Carota e in via S.Maria fino allo stretto incrocio con via Cave che imbocchiamo a destra per inoltrarci in salita lungo il rilievo collinare.
            Proseguiamo lungo uno sterrato per oltre un chilometro, fino a raggiungere un boschetto di castagni e la chiesa di S.Eufemia. Scendiamo e, raggiunto un tratto in acciottolato, passiamo a destra il muro di cinta di palazzo Torri. Allo stop prendiamo a sinistra via Bonomelli e, subito dopo aver superato la Parrocchiale di Nigoline, giriamo a sinistra in via Leonardo da Vinci, lungo la strada che ci porta all’uscita del paese.
            Proseguiamo diritti fino a giungere, dopo un tratto di viale alberato, nell’abitato di Colombaro. Passiamo prima per via Nazario Sauro e poi per il centro in via Manzoni, lasciando a sinistra la Parrocchiale. Ammiriamo alla nostra destra l’ampio panorama di Iseo, Monte Isola e sullo sfondo l’imponente mole del monte Guglielmo. Al termine della strada giriamo a destra e, subito dopo, a sinistra in via Zenighe. Alla rotonda svoltiamo a sinistra per un ultimo strappo che ci conduce a Clusane. La discesa di via Maresciallo Di Bernardo ci porta a concludere questo itinerario.

            Tempo medio percorrenza: 2 ore e 30 minuti.
            Difficoltà tecniche: Alcuni strappi mettono in affanno chi non è allenato.
            Ciclabilità: Percorso che si divide tra asfalto e sterrato su strade lontane dal traffico, adatto a persone con un minimo di preparazione atletica.
            Lunghezza: 30 km.
            Luogo di Partenza e Arrivo: Clusane d’Iseo.

            ITINERARIO 4: TOUR AD ANELLO CON PARTENZA DA ERBUSCO

            Parcheggiata l’auto di fronte alla sede della Strada del Franciacorta (Via Verdi, 53 – Erbusco) prendiamo a destra la via in salita. Allo stop proseguiamo diritti per via Verdi, sempre in salita. Alla nostra sinistra possiamo ammirare la splendida villa Lechi e il palazzo Longhi de Carli. Proseguendo in via Verdi in discesa, costeggiamo un lungo muro, giriamo poi a destra per via Metelli, allunghiamo lo sguardo verso il monte Orfano e attraversiamo una zona residenziale.
            La strada continua per le vie Villa Nuova e S.Giorgio. Nel piccolo centro della frazione Villa si staglia isolata la torre campanaria: giunti alla rotonda, giriamo a sinistra per via Crocefissa, costeggiata da antichi caseggiati. All’incrocio prendiamo a sinistra in salita via Pedergnano Sotto. Allo stop proseguiamo per la stessa strada, da cui possiamo ammirare i vigneti e il panorama della bassa Franciacorta, poi nuovamente in salita in via Mattina. Allo stop svoltiamo a destra, in discesa, raggiungendo la provinciale per Iseo, che percorriamo per 1200 metri fino all’indicazione per Calino dove, svoltando a destra, un leggero strappo ci porta in via Sala. Qui una strada tra vigneti ci conduce nell’abitato del paese, dove, all’altezza del Monumento ai Caduti, giriamo a destra in via Paolo VI, seguendo le indicazioni per Bornato.
            Alla rotonda giriamo a sinistra in via San Michele in discesa; allo stop svoltiamo ancora a sinistra e entriamo nell’abitato di Bornato. Dopo aver attraversato il passaggio a livello, proseguiamo in via Basso Castello e affrontiamo una stretta salita che ci porta al Castello di Bornato, circondato da possenti mura in pietra. Una stradina a destra ci porta verso l’entrata, poi svoltiamo a sinistra lungo una stretta strada acciottolata, in discesa, costeggiata da antichi edifici e muri. Alla fine dell’acciottolato ci inoltriamo a sinistra in una via ombrosa. Allo stop giriamo a destra verso il passaggio a livello e, dopo averlo superato, imbocchiamo una lunga pista ciclabile fino a Barco di Cazzago. Lungo la strada ammiriamo la chiesetta della Madonna della Zucchella.
            La pista ciclabile continua per alcuni chilometri fino al semaforo di Cazzago San Martino; superato il passaggio a livello, imbocchiamo via Rizzini, proseguendo ancora sulla pista ciclabile fino alla scultura “La ruota”. Giriamo a sinistra in via Per Rovato, che passa sopra l’autostrada.
            Dopo un breve tratto nella zona industriale, seguiamo le indicazioni per il centro di Rovato proseguendo diritti alla rotonda. Al semaforo giriamo a destra in via San Rocco, dove troviamo antiche case con eleganti portoni in pietra. Giunti alla piccola rotonda, ammirando davanti a noi il castello Quistini, svoltiamo a sinistra per via Bonomelli e, prima di attraversare il centro della cittadina, giriamo a destra verso l’area del mercato in viale Conte Eugenio Martinengo Cesaresco. Vediamo ergersi davanti a noi il monte Orfano che sarà al nostro fianco per la restante parte dell’itinerario. Prendiamo in discesa via Martinengo e, su una curva, svoltiamo a destra deviando per raggiungere, dopo un chilometro di strada acciottolata in salita, il convento della Santissima Annunciata. Se non desideriamo raggiungere il convento, possiamo fare una sosta per visitare la chiesa di S. Stefano all’inizio della salita. Tornati sui nostri passi, giriamo a destra in via Bettini che prosegue in discesa per via Gigli. Al termine della via, giriamo a destra per Coccaglio in via Vittorio Emanuele II, arrivando così al centro del paese in piazza Luca Marenzio: a sinistra possiamo notare la torre Romana e a destra la Parrocchiale. Dopo il semaforo, imbocchiamo a destra via Martiri della Libertà (la piccola pista ciclabile ci permette di entrare nonostante il senso contrario) e proseguiamo in via S.Pietro, trovando sulla destra l’omonima chiesetta.
            Percorriamo adesso una bella, larga e lunga pista ciclabile fino a Cologne. Al termine, proseguiamo diritti per alcune centinaia di metri, ritrovando la pista ciclabile poco più avanti in via Vittorio Emanuele e in piazza Garibaldi. Seguiamo adesso le indicazioni per Adro e Iseo. Giriamo a destra in via Cappuccini fino a giungere in località Spina, arrivando in via Marconi; al semaforo giriamo a destra seguendo le indicazioni per Erbusco-Rovato e, nuovamente a destra alla rotonda, in via Fontanelle, costeggiata dai vigneti, fino a incrociare, a destra, via Volta in leggera salita. Dopo il sottopasso ci troviamo a Zocco d’Erbusco, in via Costa, e continuiamo a pedalare fino alla strettoia con semaforo che ci permette di attraversare la provinciale. Proprio davanti a noi c’è via Verdi: la seguiamo e sulla destra ritorniamo alla sede della Strada del Franciacorta, dove termina questo piacevole itinerario.

            Tempo medio percorrenza: 2 ore.
            Difficoltà tecniche: Nessuna ad eccezione dell’acciottolato per raggiungere il convento della Santissima Annunciata (altezza 261 m.s.l.m.).
            Lunghezza: 37 km.
            Luogo di Partenza e Arrivo: Erbusco.

            ITINERARIO 5: TOUR AD ANELLO CON PARTENZA DAL CENTRO DI BRESCIA

            Dopo aver attraversato piazza della Loggia, percorriamo via San Faustino fino all’incrocio con via Leonardo Da Vinci; girando a sinistra e, dopo aver percorso tutta la lunga via, arriviamo in via Volturno, superando il fiume Mella. Al termine di via Cristoforo Colombo giriamo a destra in via Zoccolo e poi a sinistra in via Torricella di Sotto in leggerissima salita. Giunti al termine della strada, imbocchiamo subito a sinistra la pista ciclabile che ci porta verso Cellatica (alla nostra destra si può notare il Santuario della Madonna della Stella, dove –se si è ben allenati- si può salire lungo una strada di 2,5 km con pendenze al 15/20%).
            Arrivati al semaforo giriamo a sinistra in via Carabioli e imbocchiamo una strada asfaltata che fiancheggia prima la zona industriale e poi si inoltra nei campi. Superato un ponticello, svoltiamo a destra fino allo stop, seguendo poi le numerose indicazioni della pista ciclabile per Paratico. Giunti al termine di via Sale, frazione di Gussago con case medievali e palazzi rinascimentali, seguiamo un’ultima volta le indicazioni della ciclabile, che tra poco andremo ad abbandonare, girando a sinistra alla piccola rotonda in via Monticello e alla successiva rotonda a destra in via Valia. Proprio sulla curva (prestiamo qui massima attenzione) giriamo a sinistra in una stretta via alberata, via Staffoli, dove ritroviamo le indicazioni della pista ciclabile per Paratico.
            Una piacevole stradina tra campi di grano e vigneti ci porta, dopo aver attraversato un ponte in legno, verso il lungo e antico muro di cinta del complesso dell’Abbazia di Rodengo Saiano: una visita e una sosta sono d’obbligo per ammirare la Chiesa di S. Nicola e i chiostri.
            Risaliamo in bicicletta, iniziando il viaggio di ritorno. Imbocchiamo via Brescia e, dopo il sottopasso in discesa, proseguiamo per il centro di Rodengo Saiano fino alla prima rotonda, dove giriamo a destra in via Ponte Cingoli e via Risorgimento, attraversando tutto il paese. Dopo una piccola strettoia (a destra vediamo la Chiesa di S. Rocco) ci troviamo in via Gussago. Continuiamo fino alla rotonda, proseguendo in via S. Zenone (davanti a noi si erge il Santuario della Santissima) e poi in via Ronco.
            La strada sale leggermente e, dopo il cimitero della frazione di Ronco di Gussago, al primo bivio giriamo a destra per affrontare il periplo della Santissima su sterrato (pista ciclabile e percorso vita 3 km).
            Arriviamo, sempre a ridosso del colle, alla chiesetta di S. Gaetano Santolino fino a raggiungere via Pinidolo al termine della quale, girando a sinistra, via Nava ci porta, dopo lo stop, in via Richiedei, sempre a sinistra; davanti a noi si nota, in piazza Vittorio Veneto, l’imponente Parrocchiale di S. Maria Assunta con la sua scalinata di marmo e i due leoni. Giriamo a destra in via IV Novembre, seguendo poi le indicazioni stradali per Cellatica e Brescia. Via De Gasperi ci riporta a Cellatica e alla pista ciclabile che abbiamo percorso in precedenza permettendoci così il ritorno verso il centro di Brescia.

            Tempo medio percorrenza: 2 ore e 30 minuti.
            Difficoltà tecniche: Nessuna.
            Ciclabilità: Adatto a qualsiasi fascia d’età.
            Lunghezza: 40 km.
            Luogo di Partenza e Arrivo: Piazza Loggia – Brescia.

            ITINERARIO 6: TOUR AD ANELLO CON PARTENZA DA ISEO – LA GIMONDIBIKE

            Con partenza ed arrivo nella cittadina di Iseo, la Gimondibike è sì un percorso permanente minuziosamente segnalato, ma anche l’evento sportivo per antonomasia del lago d’Iseo e della Franciacorta, che ogni anno a fine settembre conta migliaia di partecipanti.

            Da via Roma (186 mt s.l.m.), punto di partenza, ci si immette in via Silvio Bonomelli, strada che da Iseo porta a Polaveno (7 Km in salita), passando per le località di Bosine e Marus. Raggiunta un’altitudine di 576 mt s.l.m. si prosegue in discesa verso Provezze e, oltrepassando il colle san Michele, si arriva a Fantecolo e Passirano. Dietro le maestose mura del castello ricetto, si imbocca una strada sterrata che introduce nella splendida zona collinare delle valli di Calino. In questo tratto di particolare suggestione si attraversano terreni coltivati, vigneti e boschi fino ad arrivare a Monterotondo dove si scorge la tappa successiva: la Madonna del Corno sopra l’abitato di Provaglio d’Iseo.

            La salita al Monte Cognolo costituisce il tratto più impegnativo, ma anche il più emozionante del percorso. Gettando uno sguardo a sinistra si possono, infatti, ammirare le Torbiere del Sebino in tutto il loro splendore. A questo punto la fatica è terminata e anche il percorso volge al termine con una discesa mozzafiato che ci conduce ad Iseo dove, dopo un breve passaggio tra le vie principali del centro, è posto il traguardo.

            Tempo medio percorrenza: 3 ore e 30 minuti.
            Difficoltà tecniche: Alta.
            Ciclabilità: Tipo di biciclette: mountain bike
            Lunghezza: 37 km.
            Luogo di Partenza e Arrivo: Iseo

            ITINERARIO 7: LA PISTA CICLABILE BRESCIA-PARATICO

            Da piazza della Loggia a Brescia parte questo itinerario che, attraverso la Franciacorta, giunge fino a Paratico sul lago d’Iseo. Le numerose indicazioni consentono di uscire tranquillamente dalla città e raggiungere Cellatica e Gussago. Giunti a Rodengo Saiano si consiglia una visita al complesso monastico dell’Abbazia di S. Nicola.
            La pedalata prosegue fra campi coltivati fino ad arrivare nel centro di Paderno Franciacorta. Un lungo viale di querce e tigli conduce poi dinnanzi al castello di Passirano e, attraversando una zona collinare coltivata a vigneti, si arriva a Monterotondo e successivamente a Provaglio d’Iseo. Superata la zona industriale e giunti al crocevia con il Santellone, si prosegue a sinistra fino alla ferrovia. Dopo il passaggio a livello, sulla destra, uno sterrato consente di godere da vicino del magico paesaggio della Riserva Naturale delle Torbiere: vigneti e canneti intorno ai laghetti avvolgono di un particolare fascino il silenzioso passaggio della ciclabile fino all’incrocio con la provinciale per Iseo.
            Attraversata la provinciale si arriva nella frazione di Cremignane dove appare finalmente il lago. Una tranquilla strada di campagna conduce a Clusane: all’inizio del lungolago, si erge maestoso il castello del Carmagnola.
            Ritornati sulla provinciale, percorrendo la ciclabile si arriva a Paratico. Il ponte di collegamento con Sarnico annuncia la fine del lago e del nostro percorso.

            Tempo medio percorrenza: 4 ore e 30 minuti.
            Difficoltà tecniche: Bassa.
            Ciclabilità: Tutti i tii di biciclette
            Lunghezza: 30 km.
            Luogo di Partenza: Iseo
            Luogo di Arrivo: Paratico

            Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

            Qualora non fossero indicati nell'articolo
            i prezzi e le condizioni  condizioni di viaggio
            verranno comunicati
            in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:

            Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
            Guida - Pranzo tipico in ristorante - Assicurazioni e copertura e Rct

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              INCISIONI RUPESTRI DI CAPO DI PONTE E BIENNO

              INCISIONI RUPESTRI DI CAPO DI PONTE E BIENNO

              INCISIONI RUPESTRI DI CAPO DI PONTE E BIENNO

              La Valcamonica, ricca di bellezze naturali tipiche delle montagne, è oggi conosciuta soprattutto grazie al suo patrimonio di incisioni rupestri.
              Nel corso del tempo, l’uomo ha disseminato il globo di segni grafici per attestare e consegnare al tempo ciò che ha visto, pensato, creduto e comunicarlo in questo modo alla divinità o ad altri uomini.
              Bienno è un antico Borgo sito in Provincia di Brescia, nella media Valle Camonica, divenuto famoso in quanto insignito del titolo di “Uno dei Borghi più belli d’Italia”, grazie alle sue numerose bellezze, alle ombreggiate viuzze, ai pittoreschi cortili, alle chiese affrescate, alle verdi montagne ed ai rigogliosi colli che lo incorniciano.

              Prima colazione in albergo e partenza per Capo di Ponte, arrivo previsto alle ore 9.30 Visita guidata del Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri situato a Capo di Ponte .

              • Istituito nel 1955, primo parco archeologico italiano, per la tutela e la valorizzazione di uno dei più importanti complessi di rocce con incisioni preistoriche e protostoriche della Valle Camonica. Si estende su una superficie di 143.935 mq in Località Naquane, sul versante idrografico sinistro della Valle Camonica, tra i 400 e i 600 m/slm. Al suo interno accoglie 104 rocce, in arenaria levigata dai ghiacciai, incise con alcune delle raffigurazioni più note del repertorio d’arte rupestre della Valle Camonica, riconosciuto dall’UNESCO nel 1979 patrimonio mondiale dell’umanità  per l’unicità del fenomeno e per l’importanza del contributo scientifico che lo studio delle incisioni ha apportato alla conoscenza della preistoria dell’Uomo. L’arte rupestre si sviluppò in Valle Camonica tra la fine del Paleolitico Superiore (tra 13.000 e 10.000 anni da oggi) e l’età del Ferro (I millennio a.C.), epoca di particolare fioritura del fenomeno, che perdurò, tuttavia, anche in età storica, romana, medievale e moderna. Il Parco è stato istituito con il fine di tutelare, conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio d’arte rupestre.

              Ore 12.30 Trasferimento a  BIENNO  per pranzo tipico  presso il ristorante AL MULI’ . Neo pomeriggio  visita guidata  di uno dei borghi più belli d’Italia.

              • Bienno è il paese del Ferro e dei Mulini. Fin dall’anno Mille il Vaso Re, il canale artificiale che garantisce la forza motrice dei pesanti magli e delle ruote, di cui sono ancora importanti testimonianze il Museo del Ferro e il Mulino Museo come Musei attivi. Camminare per il Centro Storico di Bienno significa camminare in un borgo Medioevale di rara bellezza: stretti vicoli, torri, dimore nobiliari, fontane e portali eleganti. Significa perdersi tra gli affreschi del Romanino custoditi nella Chiesa rinascimentale di S. Maria Annunciata, dominati dall’alto dal Colle della Maddalena, dove un maestoso Cristo Re dorato, alto più di 10 mt, veglia sulla Valle e sui suoi abitanti.
              • Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 40 persone
              • Quota a persona: da € 70

              La quota comprende:

              • Bus nel raggio di circa  200 km da Bergamo
              • Guida al parco archeologico
              • Guida di Bienno
              • Ingresso parco archeologico di Capo di Ponte
              • Pranzo tipico con bevande
              • Assicurazioni di legge

              Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

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                Il Lago d’Iseo, la Valcamonica e la Valtellina

                Il Lago d’Iseo, la Valcamonica e la Valtellina

                Il Lago d’Iseo, la Valcamonica e la Valtellina

                Posto ad un’altitudine media di 185 m, lungo 25 km. , largo 4,5 km e profondo 256 m, il Lago d’Iseo occupa il fondo di erosione ed escavazione glaciale della Valcamonica, formato dal fiume Oglio, immissario ed emissario, bagna le terre di Bergamo e Brescia.
                Chiamato anche Sebino (“Sebinus lacus” dei Romani), è il settimo d’Italia per estensione.
                Il clima è mite e piacevole durante tutto l’anno. Belle da vedere e da scoprire le cittadine rivierasche, ricche di memorie di un passato illustre e di radicate tradizioni.
                Il Lago d’Iseo ospita oltre alle isolette di Loreto e S.Paolo, la più grande isola lacustre d’Europa:

                1º giorno

                Arrivo nella tarda mattinata con Vs. pullman sul Lago di Iseo.
                Alle ore 11.30 ca. passaggio in battello da Sulzano-Monteisola. Pranzo libero.
                Visita libera a Montisola.
                Montisola. si erge sino a 600 m. di altitudine ed ha un perimetro di circa 10 km percorribili a piedi: la circolazione automobilistica è limitata ai soli mezzi pubblici. Un servizio di battelli e di traghetti la collegano con la terraferma. Pittoreschi borghi di pescatori con viuzze selciate e sobrie architetture tra oliveti, vigneti e boschi di castagni ed originali nuclei rustici dove portali , loggiati, cortili e sottopassi disegnano scorci di rara bellezza. Su un alto sperone si erge la rocca Oldofredi-Martinengo (XIV-XVI sec.). A Siviano spicca la torre medievale del Mertinengo; vicino al porticciolo la suggestiva villa Ferrata del ‘500. Sulla vetta a 600 m. di altitudine il santuario della Madonna della Ceriola.
                Rientro in battello a Sulzano. Incontro con Vs pullman e partenza per la Valcamonica
                Capo di Ponte – Incontro con la nostra guida per la visita al Parco Mondiale delle Incisioni Rupestri – Patrimonio Mondiale dell’ Unesco (Biglietto d’ingresso da pagare direttamente in loco)
                La Storia nella Roccia. Oltre 300.000 incisioni rupestri, attualmente note su centinaia di rocce fanno della valle Camonica uno straordinario teatro di arte rupestre, tale da farle guadagnare nel 1979 l’inserimento nella Lista del patrimonio Culturale Mondiale dell’UNESCO. Santuario per eccellenza è la collina di Naquane situata a Capo di Ponte. Più di 100 rocce, alcune delle quali maestose, emergono dal dorso collinare, in un ambiente di splendida natura prealpina. Ombrosi sentieri, serpeggianti fra betulle, frassini, abeti, castagni e larici, accompagnano nella sorprendente scoperta degli antichi segni, immersi nei sereni silenzi di un luogo integralmente protetto. Qui, nel 1955 lo Stato Italiano ha costituito il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Capo di Ponte: 30 ettari di museo all’aperto. Le rocce del parco, formatesi circa 180-225 milioni di anni fa per grandi accumuli di sabbie, furono levigate dalle glaciazioni succedutesi negli ultimi due milioni di anni. Su queste rocce, trovate lisce ed adatte, l’uomo preistorico ha eseguito figurazioni rituali incidendole con strumenti di pietra e di metallo per secoli e millenni. Più di mille figure costellano il gioiello di Naquane, la Roccia Grande, maestoso altare di fede antica, imponente archivio di notizie per l’uomo contemporaneo. Le incisioni rupestri presenti sulle rocce della Valcamonica coprono un arco di tempo molto lungo, dall’Epipaleolitico (circa 10.000 anni a.C.) fino all’arrivo delle Legioni Romane alla fine del I sec. a.C.
                Nel tardo pomeriggio proseguimento per la Valtellina. Sistemazione, a vostra scelta e a seconda della nostre disponibilità, nel centro turistico di Tirano o zone limitrofe.
                Tirano graziosa cittadina posta a 450 m. sul livello del mare, è situata al centro della Valtellina alla confluenza dell’Adda e del Poschiavino, al confine di Stato con la Svizzera. Il borgo di fondovalle è immerso nelle coltivazioni tipiche valtellinesi (vite e melo) ed è circondato dalle sue caratteristiche frazioni(Baruffini, Valogna, Gilera e Roncaiola) poste sulle pendici Retiche ed orobiche del sistema delle Alpi. Più sopra il paesaggio è caratterizzato dai folti boschi a tratti interrotti dai numerosi maggenghi. I centri storici del borgo, Tirano-vecchia e madonna, ricchi di testimonianze storiche ed artistiche così come le frazioni, hanno mantenuto strutture e caratteristiche tipicamente valtellinesi.
                Crocevia di valli  e sistemi diversi, all’incrocio tra il Passo dello Stelvio, il Passo del Bernina, il Passo dell’Aprica ed il lago di Como, Tirano si è sempre distinta come luogo d’incontro e di scambio di prim’ordine; ne è testimone l’antica piazza della Basilica con le sue antiche e rinomate fiere che fin dal XVIº secolo costituiscono appuntamento importante per italiani e svizzeri.
                Assegnazione camere in hotel 3 stelle. Cena. Pernottamento.

                2º giorno

                Dopo la prima colazione, incontro con la nostra guida 20 min. prima della partenza del Trenino prescelto. Disbrigo formalità doganali. Alle ore 09.00 o 09:40 partenza per il Passo del Bernina/St.Moritz con il Trenino Rosso del Bernina – Patrimonio Mondiale dell’ Unesco in carrozze riservate ad uso esclusivo.
                Trenino Rosso del Bernina. Molti lo chiamano il trenino più bello del mondo. Questo forse anche per il fatto che i binari di questo favoloso Trenino Rosso  – in effetti si chiama Ferrovia Retica – portano il turista  sino a quasi toccare il cielo. Questo spettacolare ed indimenticabile percorso ferroviario inizia a Tirano. Salire sul Trenino del Bernina equivale ad entrare in un teatro ed il paesaggio che ci scorre davanti è il palcoscenico che offre uno spettacolo che muta con ritmo pigro.  Non è solo la natura a farsi ammirare ma è anche la ferrovia stessa a dare spettacolo; locomotive e vagoni giocattolo, stazioncine che sembrano fatte a traforo, curve strettissime Vi faranno allungare le mani per afferrare la coda del treno, viadotti e gallerie elicoidali con pendenze a tratti impressionanti. Indubbiamente anche il percorso contribuisce al fascino di questa linea: si leva dal fondovalle valtellinese ai boschi della Val Poschiavo, sino a salire tra i ghiacciai e le vette del Bernina per poi scendere nella sempre incantevole Engadina, sino a Pontresina e Saint Moritz.
                Alle ore 11:11 o 12:13 arrivo a St.Moritz. Incontro con Vs. pullman. Tour guidato del lago e della famosa cittadina svizzera.
                Saint Moritz m. 1.816 “Top of the world”. Situata in riva ad un pittoresco lago, St.Moritz è universalmente riconosciuta come tra i più eleganti ed attrezzati centri di soggiorno montano del mondo. In una magica atmosfera, al centro della splendida regione dei laghi, in Engadina, s’intrecciano sciccheria, eleganza ed esclusività. Il paesaggio di straordinaria bellezza costellato da 25 laghi alpini e ricco di boschi e ghiacciai, il clima secco e frizzante come lo champagne e l’intensa insolazione, sono la splendida cornice naturale a questa incantevole cittadina. Il Centro di Cure Termali, la consistente offerta culturale, le attrezzature sportive di ogni genere, il Parco Nazionale Svizzero e non da ultimo il carattere cosmopolita della località (il 70% degli ospiti proviene dall’estero), contribuiscono al successo di St. Moritz. Molto interessanti da visitare sono il Museo di Segantini che raccoglie le più importanti opere del celebre pittore ed il museo Engadinese che, allestito in una casa tradizionale ricompone alcuni ambienti ed arredati tipici dell’edilizia della valle
                Alle ore 12.30 ca. pranzo in noto e raffinato ristorante nella centralissima Sonne Platz.
                Nel pomeriggio proseguimento visita guidata nella famosa cittadina svizzera e nei pittoreschi paesaggi limitrofi.
                Rientro con Vs. pullman dal Passo Bernina. Sosta a Tirano per visita al Santuario della Madonna.
                Il Santuario della Madonna di Tirano. A Tirano, alla confluenza della Val Poschiavo con quella dell’Adda, sorge maestosa la Basilica della Beata Vergine. Si tratta senza dubbio del monumento più insigne della provincia dal punto di vista artistico, storico ed artistico. Simbolo della profonda religiosità cattolica dei Valtellinesi, meta ancor oggi di pellegrinaggi, è stata edificata a partire dal 1505, nel luogo in cui nel 1504 la Madonna apparve al Beato Mario Omodei, ma fu ultimato solo due secoli dopo. Nel 1927 Papa Pio XI decretò l’elevazione del Santuario a Basilica Romana.
                Cena tipica valtellinese. Pernottamento.
                Gastronomia Valtellinese. L’antica povertà e l’isolamento geografico della nostra Valle, hanno condizionato anche la cucina locale che è sempre stata una cucina umile ed essenziale, basata su un ridotto numero di ingredienti stagionali. Latte, mais, grano saraceno, segale, orzo, miglio, patate, castagne, verdure offerte dalla natura (insalata, spinaci ed asparagi selvatici), cacciagione, poco pesce e poca frutta erano le materie prime messe a disposizione da un’economia di sopravvivenza.
                I piatti più tradizionali che si sono imposti con i loro sapori genuini e caratteristici all’attenzione dei buongustai e che sono ancora tuttora presenti sulle tavole valtellinesi, sono i seguenti: la polenta taragna, preparata con un miscuglio di farina gialla e nera, in proporzioni variabili, a cui vengono aggiunti nell’ultima fase della cottura burro e formaggio grasso; i pizzoccheri, tagliatelle di farina nera condite con burro fritto (aromatizzato con aglio) e formaggio grasso, con l’aggiunta di verdure varie (patate, costole di bietola); gli sciàtt, bignè di farina nera con all’interno un pezzetto di formaggio.
                Nella vasta gamma dei salumi merita particolare menzione la bresaola, carne di manzo salata ed essiccata, che viene esclusivamente prodotta nella nostra valle.  Il panorama delle specialità gastronomiche valtellinesi è completato dai funghi porcini, dalle mele, dalle castagne e dal miele con i quali vengono preparati dolci tipici (bisciöla e cupèta).

                3º giorno

                Dopo la prima colazione partenza con Vs. pullman per il Passo Bernina-Passo della Forcola oppure per Bormio Passo del Foscagno con arrivo a Livigno. Mattinata libera per acquisti in zona extradoganale.
                Livigno m. 1.816.  La vasta conca di Livigno si estende dalla Forcola al ponte del Gallo per un totale di 22 km. Le sue case disposte lungo l’asse stradale che si snoda per una decina di chilometri tra il verde dei prati nel periodo estivo ed il candore delle nevi in quello invernale, fanno di Livigno una località unica, suggestiva e caratteristica che si estende  tra i Parchi Nazionali dello Stelvio e dell’Engadina, i più grandi d’Europa, in un contesto unico al mondo. Tutt’altra era l’immagine del paese prima che godesse dell’extradoganalità. La valle, infatti, chiusa nel suo mondo agricolo, rimase praticamente isolata fino al 1952 quando l’accesso era pericoloso, soprattutto nel periodo del disgelo.
                Livigno d’estate è la vacanza per tutti e per tutte le età: per i genitori e per i figli, per i nonni e per i nipotini, per chi ama una vita dinamica e sportiva e per chi invece desidera rigenerarsi all’aria frizzante di montagna immergendosi nel contempo nello shopping degli oltre 200 negozi tax-free della zona extradoganale.
                Alle ore 12.30 ca. pranzo in un noto ristorante con specialità locali.
                Nel pomeriggio rientro dalla Galleria della Drossa per Merano – Bolzano oppure dalla Valtellina – Lecco – Milano – Autostrada. Fine dei servizi.

                Servizi Inclusi

                • Passaggio in battello Sulzano – Montisola – Sulzano
                • Visita guidata al Parco delle Incisioni Rupestri di Capo di Ponte (biglietto d’ingresso pagamento diretto)
                • Sistemazione in camera doppia in hotel 3 stelle a Aprica o Tirano o Grosio, secondo disponibilità locali.
                • 1° giorno: cena – pernottamento – 2° giorno: colazione – cena tipica – pernottamento – 3° giorno: colazione – BEVANDE ESCLUSE
                • Guida a disposizione per l’intera giornata per visita a St. Moritz, al Santuario della Madonna
                • Passaggio con il Trenino Rosso Tirano – St.Moritz in carrozze riservate ad uso esclusivo
                • Pranzo a St.Moritz in noto ristorante con bevande incluse
                • Pranzo a Livigno in ristorante con bevande incluse

                Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

                Qualora non fossero indicati nell'articolo
                i prezzi e le condizioni  condizioni di viaggio
                verranno comunicati
                in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:

                Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
                Guida - Pranzo tipico in ristorante - Assicurazioni e copertura e Rct

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                  Percorso religioso della Valtellina

                  Percorso religioso della Valtellina

                  Percorso religioso della Valtellina

                  Una valorizzazione territoriale che passa fra cinque Provincie Brescia, Bergamo, Sondrio, Como e Lecco, tra due Nazioni Italia e Svizzera, tra due Siti Patrimonio Mondiale Unesco Il Parco delle Incisioni Rupestri della Valle Camonica e il percorso del Trenino Rosso del Bernina tra due Parchi Nazionali, quello dello Stelvio e il Parco Nazionale Svizzero, creando un’interazione tra siti religiosi e una presentazione dei beni culturali, naturalistici, enogastronomici dei territori presi in considerazione.

                  I percorsi che intendiamo proporre, con esclusivi pacchetti, vogliono dare una nuova valenza al concetto di bene religioso e culturale, creando offerte mirate che valorizzano l’intero contesto territoriale delle nostre Valli, con la finalità di cogliere tutti gli aspetti tipici ed esclusivi che, ad oggi, sono ancora poco conosciuti e poco proposti al mercato religioso nazionale ed internazionale.

                  Le nostre offerte saranno articolate sul tema degli edifici dedicati alla Madonna, in particolare, ripercorrono la storia e i conflitti religiosi che hanno coinvolto i territori legati al dominio Grigione svizzero

                  • Periodo proposto: TUTTO L’ANNO (ad esclusione del Santo Natale e Pasqua) 90% 90%

                  Programma religioso proposto

                   1º giorno
                  Verso la Valcamonica: il bello e il sublime dell’arte sacra

                  Arrivo nella tarda mattina con Vs. pullman al Passo Aprica percorrendo il Lago d’Iseo e la Valcamonica. Visita al Santuario di Maria Ausiliatrice e alla Chiesa di San Pietro.
                  Pranzo. Brevi momenti di relax. Proseguimento per Tirano.
                  Visita guidata con degustazione presso la Tenuta La Gatta, prestigiosa sede storica della casa vinicola Triacca situata negli spazi di un ex convento domenicano del 1500. Dopo la passeggiata tra i vigneti terrazzati e la visita alle cantine della tenuta la Gatta, seguirà una degustazione guidata dei vini valtellinesi della cantina.
                  Proseguimento della visita al Museo Etnografico Tiranese.
                  Presentazione e visita al Santuario della Madonna
                  Sistemazione in hotel riservato. Cena e pernottamento.

                  2º giorno
                  Il cuore della Valtellina e devozione lungo la Via Priula

                  Dopo la prima colazione, funzione religiosa presso il Santuario della Madonna di Tirano. Proseguimento per Grosotto. Visita al Santuario della Beata Vergine delle Grazie e a Grosio della Chiesa di s. Giorgio.
                  Pranzo in tipico ristorante con spuntino del contadino.
                  Nel pomeriggio partenza per Tresivio visita al Santuario della Santa Casa di Loreto.
                  Al termine proseguimento per Sondrio visita al Santuario della Sassella.
                  In serata rientro in Hotel. Cena tipica valtellinese. Pernottamento.

                  3º giorno
                  I Grigioni e la val Bregaglia

                  Dopo la prima colazione incontro con la ns. guida. Disbrigo formalità doganali. Partenza per il Passo del Bernina/St.Moritz con il Trenino Rosso del Bernina, Patrimonio Mondiale Unesco.
                  Arrivo a St.Moritz. Incontro con Vs. pullman. Visita alla Chiesa di st. Mauritius o di S. Karl o Visita al Museo Segantini.
                  Pranzo in raffinato ristorante nella centralissima Sonne Platz.
                  Nel pomeriggio proseguimento per il  Passo Maloja , attraverso la Val Bregaglia, e arrivo a Chiavenna.
                  Visita al Santuario Apparizione di Maria Vergine di Gallivaggio nel centro storico.
                  Sistemazione in Hotel riservato.  Cena in un tipico crotto della Valchiavenna. Pernottamento.

                  4º giorno
                  Arte e fede sacra lungo la Via Regina e la Via Francisca

                  Dopo la prima colazione partenza con Vs pullman lungo la Via Regina per il Lago di Como con sosta a Domaso. Visita al Santuario della Madonna di Livio.
                  Proseguimento con sosta a Gravedona presso il Santuario Santa Maria del Tiglio.
                  Pranzo lungo le rive del Lago a Tremezzo.
                  Possibilità di visitare Villa Carlotta.
                  Nel pomeriggio partenza, sempre lungo la Via Regina, con sosta a Ossuccio presso il Santuario della Beata Vergine del Soccorso.
                  Arrivo a Como, sede della Diocesi, possibilità di visita alla Cattedrale Assunzione della Beata Vergine Maria. Fine dei servizi.

                  I luoghi di culto
                  inseriti nelle nostre proposte

                  • Santuario di Maria Ausiliatrice di Aprica
                    Iniziato nel 1995, è stato consacrato dal vescovo diocesano mons. Alessandro Maggiolini il 30 maggio 1999. Il Tempio sorge accanto all’antica chiesa parrocchiale di San Pietro, modernissimo e funzionale, consta di un pronao che funge anche da battistero e di un’ampia aula.
                  • ll Santuario della Beata Vergine Madonna di Tirano.
                    Sorge al centro di uno storico crocevia, in fianco alla S.S. 38, sul Iuogo dove la Vergine apparve, il 29 settembre 1504. ll Santuario, a tre navate a croce latina, è il più bell’esempio di Rinascimento in Valtellina.
                  • Il Santuario della Beata Vergine delle Grazie di Grosotto e la Chiesa di San Giorgio a Grosio
                    Ben visibile dalla strada che attraversa il paese, è il primo santuario mariano in terra valtellinese. L’edificio fu eretto in ringraziamento alla Madonna per lo scampato pericolo del borgo minacciato dai Grigioni nel 1487. La Chiesa di San Giorgio di Grosio risale forse al Xlll sec. ed è menzionato in un documento del 1252.
                  • ll Santuario della Santa Casa di Loreto a Tresivio
                    Sorge a Treviso paese di antichissime origini, forse etrusche, punto di riferimento per tutta la Valle. La struttura architettonica è inusuale, costituita da un ampia voltata a botte. Il singolare tempio mariano è imponente e si presenta come un grande scrigno, ben visibile anche da lontano, a custodia e protezione di un altro edificio interno: La Santa Casa di Nazareth , in cui è conservata la Madonna Nera.
                  • Il Santuario della Sassella a Sondrio
                    Il santuario sorge su un dosso roccioso presso Sondrio, vicino alla strada statale. Secondo la tradizione, fu fondato in età medievale (nel 932) L’edificio attuale è però databile intorno al XV secolo.
                  • Santuario Apparizione di Maria Vergine di Gallivaggio o Madre della Misericordia di San Giacomo Filippo
                    Si trova lungo la strada statale per lo Spluga, è stata costruita nel luogo dove, come vuole la tradizione, apparve miracolosamente la Madonna a due ragazze nell’ottobre del 1492.
                  • Abazzia di Piona
                    La storia di Piona mette radici nel 610 d.C., quando sulla penisola venne fondato un oratorio dedicato a Santa Giustina. Fu consacrata nel 1138 accanto ai resti di un altro edificio romanico.

                  Il cuore della Valtellina
                  Un percorso nei paesi e monumenti protagonisti della storia della Valtellina, con una stratificazione secolare di forme artistiche, culturali, di costume e di tradizioni che vanno dal Romantico al Barocco.

                  La Via Francisca
                  È un tratto dell’antica via Regina che parte da Sorico e giunge in Valchiavenna oltrepassando lo spartiacque tra la provincia di Como e quella di Sondrio. La sua origine è legata a quella della strada romana chiamata antica via Regina essendo una prosecuzione naturale della direttrice principale di essa.

                  La Via Priula
                  È un percorso escursionistico di elevato valore storico. Esso segue da vicino il tracciato dell’antica strada commerciale realizzata nel 1593 per collegare la Pianura Padana con la Valtellina.

                  Val Bregaglia, una valle, due Nazioni
                  La Bregaglia è una valle di confine situata a cavallo della frontiera tra Svizzera e Italia. In passato, e ancora oggi, la Val Bregaglia si presenta come luogo di passaggio che ha consentito una reciproca contaminazione culturale, politica e religiosa tra la comunità italiana e svizzera.

                  Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

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                  in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:

                  Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
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                    Quota di partecipazione:

                    • Adulti da € 100
                    • Bambini da € 40

                    Trasferimento albergo-cantina-albergo se richiesto
                    Si organizza con almeno 6 adesioni nella stessa giornata

                    La vendemmia è una delle esperienze più affascinanti che si possono vivere nella Franciacorta nel periodo che va dalla fine di luglio all’inizio di settembre. In questo periodo ti offriamo la possibilità di partecipare alla raccolta dell’uva e alla sua trasformazione in vino. Sarai direttamente seguito dai produttori nella fase di raccolta in vigna. Al termine del raccolto porteremo l’uva in cantina ed avrai modo di partecipare alle prime fasi di trasformazione in vino.

                    Dopo il lavoro arriva il momento di rilassarti nella sala degustazione dove assaggerai i vini serviti in abbinamento a prodotti gastronomici locali.

                    Programma di massima

                    • Arrivo in cantina (date variabili in base alla stagione)
                    • Presentazione dell’azienda e brindisi di benvenuto
                    • Trasferimento in vigna
                    • Distribuzione del materiale necessario ed inizio della vendemmia.
                    • Fine della vendemmia e rientro in cantina.
                    • Arrivati in cantina si procede alla pigiadiraspatura dell’uva raccolta mentre i bambini faranno la pigiatura con i piedi.
                    • Degustazione del mosto appena spremuto.
                    • Cena con degustazione
                    • Un primo caldo, salumi locali, selezione di formaggi serviti in abbinamento a confetture, dolce.

                     Possibilità di acquistare i vini direttamente in cantina.

                    Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

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                    Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
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                      TRA BRESCIA E BERGAMO

                      TRA BRESCIA E BERGAMO

                      TRA BRESCIA E BERGAMO

                      … tra il fascino di antichi borghi medievali.

                      Nel cuore della Lombardia, circondato dalle Alpi e da alcune della valli più belle d’Italia, sorgono Bergamo e Brescia, città che riescono a coniugare lo spirito imprenditoriale moderno con il fascino di borghi medievali.

                      primo giorno

                      Arrivo a Brescia e visita della città.
                      Pranzo in corso d’escursione.
                      Nel pomeriggio visita al Museo Mille Miglia.
                      Trasferimento in hotel 4* (in Franciacorta)
                      Cena e pernottamento.

                      SECONDO GIORNO

                      Visita del Castello di Bornato
                      con degustazione vini.
                      Pranzo in agriturismo locale.
                      Nel pomeriggio visita guidata di Iseo
                      e del Museo del Vino con degustazione.
                      Cena in hotel e pernottamento.

                      TERZO GIORNO

                      Visita di Bergamo Alta.
                      Pranzo in corso d’escursione.
                      Nel pomeriggio rientro alla località di provenienza.

                       

                      Programma di 3 giorni / 2 notti

                      Quota per persona: a partire da € 255
                      (minimo 30 partecipanti)

                      La quota comprende:

                      • 2 pernottamenti in hotel 4* della Franciacorta con trattamento HB
                      • Servizio guida HD per visita Brescia.
                      • Pranzo in ristorante a Brescia.
                      • Ingresso e vista guidata al Museo MilleMiglia.
                      • Ingresso e visita guidata al Castello di Bornato con degustazione.
                      • Pranzo (2° giorno) in agriturismo.
                      • Visita guidata di Iseo.
                      • Ingresso e visita guidata al Museo del Vino con degustazione.
                      • Servizio guida FD per visita Bergamo Alta e pranzo in ristorante a Bergamo.
                      • Assicurazione.
                      • Documento richiesto: carta d’identità valida.

                      Questo itinerario può essere adattato alle esigenze del gruppo sia in termini di servizi che di durata.

                      Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

                      Qualora non fossero indicati nell'articolo
                      i prezzi e le condizioni  condizioni di viaggio
                      verranno comunicati
                      in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:

                      Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
                      Guida - Pranzo tipico in ristorante - Assicurazioni e copertura e Rct

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                        TOUR DEI LAGHI LOMBARDI E MILANO

                        TOUR DEI LAGHI LOMBARDI E MILANO

                        TOUR DEI LAGHI LOMBARDI E MILANO

                        Niente al mondo può essere paragonato al fascino di queste giornate trascorse ai laghi (…) nei boschi di castagni cosi verdi, che sembrano immergere i loro rami nell’acqua…”, così scriveva Stendhal, affascinato dal Lago Maggiore.

                        Stendhal, affascinato dal Lago Maggiore.

                        Circondato da imponenti montagne e verdi colline, il lago è stato per secoli sotto il dominio di prestigiose casate italiane, come i Borromeo e i Visconti, che lo ornarono di castelli, come le imponenti e suggestive rocche di Angera e di Arona e dove vi edificarono ville con elaborati giardini.
                        Non solo paesaggi che incantano dunque, ma anche storia e arte arricchiscono queste terre e rendono il lago un luogo magico, tanto da essere definito dal poeta francese Montesquieu “il posto più bello del mondo”.
                        Ad aumentarne il fascino, le isole, piccoli mondi a sé: le Isole Borromee nell’omonimo golfo (la monumentale isola Bella con il seicentesco palazzo Borromeo circondato da scenografici giardini, la pittoresca isola dei Pescatori e l’isola Madre, nota per il giardino botanico ricco di piante rare), l’isolino di S.Giovanni di fronte a Pallanza, le isolette che ospitano i castelli di Cannero.

                        E che dire del Lago d’Orta?
                        Un delizioso piccolo lago ai piedi del monte Rosa, un’isola ben situata sull’acque calmissime, civettuola e semplice, (…). Il mondo che il viaggiatore ha conosciuto si ritrova in piccolo modesto e puro: il suo animo ristorato l’invita a rimanere là, perché un poetico e melodioso fascino l’attornia, con tutte le sue armonie e risveglia inconsuete idee….è quello, il lago, ad un tempo un chiostro e la vita….” – Honorè de Balzac.

                        E per finire, all’ombra della Madonnina vive e corre Milano, una delle città più ricche d’Italia e una delle metropoli più importanti d’Europa. A Milano si corre sempre: la frenesia tipica di chi ha sempre qualcosa da fare è il mood costante di Milano. Solo durante l’aperitivo ci si prende una pausa.

                         Diario di viaggio:

                        • 1° giorno: Prima colazione in Hotel. Partenza per il Lago Maggiore. Visita alla Rocca di Angera e proseguimento lungo il lago fino a Laveno Mombello. Pranzo libero. Imbarco sul traghetto che da Laveno porta ad Intra-Pallanza. Sbarco dopo 30 minuti di navigazione e proseguimento verso Stresa. Arrivo a Stresa e sistemazione presso l’Hotel Bristol di Stresa, 4 stelle. La località è caratterizzata da hotel ed edifici in stile Liberty. Assegnazione delle camere doppie. Tempo a disposizione per passeggiata sul lungolago colorato di bellissimi giardini. Cena libera e pernottamento in Hotel.
                        • 2° giorno: Prima colazione in Hotel e partenza con motoscafo privato per le Isole Borromee. Sosta all’Isolabella e ingresso ai celebri giardini esotici, con il Palazzo della famiglia Borromeo. Pranzo libero. Nel pomeriggio rientro a Stresa e proseguimento per Arona e visita alla gigantesca statua di S. Carlone su un colle panoramico. Rientro in Hotel per cena libera e pernottamento.
                        • 3° giorno: Prima colazione in Hotel e partenza in pulmino per il Lago d’Orta, un invaso glaciale con al centro l’Isola di S. Giulio con il suggestivo Monastero. Accesso all’isoletta con la barca e visita libera. Pranzo libero. Al termine, partenza per Milano. Arrivo ed assegnazione delle camere doppie presso Hotel Holiday Inn in zona Garibaldi nel centro commerciale ed economico del capoluogo della Lombardia. Tempo libero per cena e rientro in Hotel per cena e pernottamento.
                        • 4° giorno: Prima colazione in Hotel. Giornata a disposizione per la visita ai luoghi caratteristici di Milano: il Duomo, Via Montenapoleone, Via Torino, Pinacoteca Brera, il Cenacolo, la Basilica di Sant’Ambrogio. Pranzo e cena liberi. Rientro in Hotel per il pernottamento.
                        • 5° giorno: Prima colazione in Hotel. Tempo a disposizione fino alla partenza. Per coloro che ne fanno richiesta, tradferimento per l’Aeroporto di Malpensa, operazioni di imbarco e fine dei servizi.

                        Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

                        Qualora non fossero indicati nell'articolo
                        i prezzi e le condizioni  condizioni di viaggio
                        verranno comunicati
                        in base al programma richiesto e al numero di partecipanti e comprenderà:

                        Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
                        Guida - Pranzo tipico in ristorante - Assicurazioni e copertura e Rct

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                          Mantova e navigazione sul Mincio

                          Mantova e navigazione sul Mincio

                          Mantova e navigazione sul Mincio

                          Acqua, terra, storia, arte, leggende: ecco Mantova.

                          … da scoprire navigando i laghi che abbracciano la città.

                          • Nel Lago di Mezzo, l’elegante disegno della Cartiera Burgo (anno 1960), opera di Pier Luigi Nervi, il “poeta del cemento armato”;
                          • poi il parco-memoriale di Andreas Hofer, eroe della resistenza tirolese a Napoleone0
                          • la cinquecentesca Porta Giulia e il “Vasaròn”, cascata dal lago Superiore.
                          • Momento emozionante l’apparizione della Reggia dei Gonzaga che, come Venezia, sembra emergere dall’acqua con castello e torri, palazzi e basiliche e,
                          • oltre la diga Chasseloup-Masetti, il paese natale di Publio Virgilio Marone, Andes, immerso nelle ninfee.
                          • Poi, nella Valle, lo scenario si trasforma ed è la natura a fare spettacolo: con le distese galleggianti del Nelumbium, il Fiore di Loto e della Trapa Natans, la castagna d’acqua che si cuoce e si mangia in autunno; con il levarsi di aironi, nitticore, martin pescatori, cavalieri d’Italia; con la sequenza tra pioppi e salici, della flora fluviale, negli splendori delle fioriture o verdeggiante nel carice e nella canna palustre.
                          • Al termine della navigazione, pranzo libero.

                          Nel pomeriggio visita guidata di Mantova con gli esterni del Palazzo Ducale e le vie del centro storico.
                          Nel tardo pomeriggio viaggio di ritorno con arrivo previsto in serata.
                          Documento richiesto: carta d’identità valida.

                          Pacchetto per gruppi precostituiti di almeno 20 partecipanti

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                          Bus dalla località di partenza del gruppo (entro i 200 km)
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